venerdì 11 dicembre 2009

Storia di una piccola nuvola

Questa è la storia di una piccola nuvola che voleva girare il mondo. Una nuvola che voleva scoprire come fossero le montagne, e attraversare gli oceani. Voleva sentire il profumo dei prati in fiore e il freddo delle notti d'inverno. Parlava con il Sole che le lasciava messaggi da dare alla Luna, ed era amica di tutte le stelle che di notte, le bisbigliavano i loro segreti più preziosi.
La nuvola era nata in una calda mattina d'estate, in un cielo tutto azzurro e, sola soletta, spinta dal vento, aveva attraversato uno stivale, viaggiando a volte veloce veloce, a volte piano piano. Aveva visto un uomo scrivere una poesia alla propria donna, e poi leggergliela, un cane essere investito da un camion e poi soccorso da un vecchietto che a stento si manteneva in piedi. Aveva visto un soldato tornare dalla sua famiglia dopo aver visto la guerra, e una bimba giocare alla signora con i tacchi della mamma. Aveva visto un girotondo di aquiloni in un campo di margherite, e ascoltato all'alba le risate dei ragazzi che uscivano da un luogo dove proveniva una musica assordante. Un giorno si era dipinta di rosa, e si sentiva bellissima, un altro giorno era ingrassata molto, e si sentiva pesante, tanto pesante. E stanca. Nonostante ciò, aveva continuato a spostarsi, vogliosa di conoscere altri sguardi, di scovare altri paesaggi, di rubare altri momenti magici e di origliare indiscreta altre parole d'amore. Si era innamorata dell'umanità. Voleva viverla tutta. Voleva conoscere, come le stelle, tutti i suoi misteri.
Un giorno, arrivata in un paesino sperduto in mezzo a delle colline di sabbia, aveva notato degli uomini puntarsi contro dei metalli rilucenti. Curiosa, vi si era avvicinata. Più vicina, più vicina fino a vederli bene in viso. Le loro espressioni piene di qualcosa che non aveva mai percepito in nessun uomo. Aveva udito dei boati forti e aveva avuto l'impulso di ritirarsi più in alto, ma era troppo pesante, non ce la faceva a risalire. All'improvviso aveva visto tanto rosso in una terra gialla gialla. Aveva dapprima avuto paura, quasi terrore, poi la rabbia l'aveva assalita, e aveva iniziato a tremare, e gridare. Non potevano essere anche quelli uomini. Non voleva crederci. Urlava urlava, e nell'aria si propagavano tremendi rombi. Si era illuminata, come non aveva mai pensato essere capace, e poi, per il dispiacere, aveva iniziato a piangere. Più le lacrime scendevano, e più il rosso proveniente da quelli che non credeva più fossero uomini, inermi, a terra, cominciava a dissolversi. Più le lacrime scendevano e più si sentiva leggera. Più si sentiva leggera, più capiva di star scomparendo. E non smise di piangere.

Luna, Magritte

giovedì 3 dicembre 2009

Ciao Prof! Ciao Charis!


Questo pomeriggio ero lì. Ho sentito gli applausi alzarsi in Chiesa, ho bagnato le mie guance come hanno fatto le mie compagne, come tutti i tuoi ex alunni, le persone a te care, o i semplici conoscenti che hanno avuto la fortuna di incrociare il loro cammino con il tuo. In aula oggi avranno creduto che la statistica mi emozioni. In realtà è da ieri che non faccio altro che pensare alle tue lezioni. Ho anche avuto, ad un certo punto, la sensazione che fossi lì, al posto del professorino che mi ritrovo. Un ometto tutto impettito nel suo gilet rosso. E' bravo, ma non è un Mito. E mi ritorna in mente che il gilet rosso lo indossavi anche tu. Ma a te stava meglio. mi ritorna in mente lo sguardo falso-cattivo e la risata sotto i baffi. Il caffè amaro e ristretto, che ne bevevi sempre 4 in un paio d'ore perchè c'era sempre qualcuno che lo offriva portandotelo in classe, e ti dispiaceva dire di no. Mi ritorna in mente l'agenda verde, la paura quando la aprivi per chiamare 3-4 persone. Il puro terrore quando la riaprivi perchè non eri ancora sazia di 3. Il regalo che ci facevi quando il voto era alto. Non tanto per il voto in sè, quanto per la smorfia soddisfatta del nostro successo che si intravvedeva per pochi istanti. Mi ritorna in mente il mega-calendario di Harrison Ford...come te piasceva! E le correzioni sui compiti di italiano...X rosse su interi periodi. Che colpo! Però alla fine te l'ho rubato un 8 e mezzo in italiano! eh? ok, c'era chi prendeva 10, ma chi si lamentava con te? Peccato che poi la Gentile al liceo mi abbia sempre rimproverata per la troppa sintesi! Io incolpavo te, e lei alzava un po' le sopracciglie, faceva spallucce, e la chiudeva lì.
E ora a causa tua mi ritrovo a replicare ad un "praticamente" in apertura discorso con un "anche teoricamente", e ad avere i brividi quando ascolto "La storia siamo noi", o a detestare l'inutilità delle domande retoriche che frequentemente aprono gli articoli dei giornali. Vivrai sempre in questi piccoli dettagli. Sei stata un chicco di grano bello grosso! Ti voglio bene.

lunedì 30 novembre 2009

La solidarietà femminile se l'è inventata un uomo


Le donne sono le più grandi odiatrici di donne.

Se c'è una donna bella ma deficiente, la si odia perchè è bella; se intelligente ma brutta, la si odia perchè è intelligente. Se è brutta e deficiente, la si odierà per il portafoglio pieno di soldi.
Si perchè la brutta e deficiente si ritrova sempre il portafogli pieno di soldi, e i bellocci al seguito.

Ammettiamolo tutte, nella nostra esistenza odiamo almeno una donna. Forse mediamente carina, forse altamente stronza, forse tremendamente ipocrita e menefreghista. Egoista e vittimista. Forse le facciam buon viso a cattivo gioco, e altrettanto stronze la salutiamo con un bacio, ma vorremmo cancellarla con l'acido. Forse la vediamo ingrassata e godiamo come matte, la sappiamo fidanzata e pensiamo "durerà poco", vediamo le sue vittime e pensiamo "l'avevo detto che sarebbe durato poco".

Le donne sono le più grandi odiatrici di donne.

mercoledì 25 novembre 2009

Dettagli


Il dettaglio fa la differenza: la pausa di Rhett tra il " Francamente" e il " me ne infischio" prima di abbandonare la sua Rossella, il sorriso della Mona Lisa, il rosso di Valentino, la classica ciliegina sulla torta.

E così se ad un qualcosa ci tieni particolarmente, osservi tutti i dettagli che la compongono.

Il dettaglio più bello di un uomo è la sua mano. Quando rimani indietro e lo vedi che istintivamente, senza neppure girarsi, allunga il braccio all'indietro, il palmo aperto, che solo se stai attenta riesci a notare quell'arto proiettato verso di te. Quando ti accarrezza il viso dolcemente, quando ti afferra i fianchi con forza, i muscoli irrigiditi, le vene rigonfie. Quando ti regala piacere, quando ti priva del suo tocco, quando il suo calore sulla tua pancia placa gli spasmi, quando asciuga una lacrima, quando freme per colpirti, ma non lo fa perchè non lo farebbe mai, quando ti serra le labbra per non fare rumore, quando ti scompiglia i capelli, quando la afferri e tutto va bene.

Bernini, dettaglio Proserpina

lunedì 5 ottobre 2009

Metafore di vita



A feminine lifestyle...(Tom Ford Primavera Estate 2008 con Terry Richardson)

martedì 22 settembre 2009

Coscette di pollo...


...per provare a soddisfare distanti desideri culinari!

domenica 20 settembre 2009

Prima domenica d'autunno

Va via, a volte dopo poco, a volte dopo tanto, ma va via. E io non voglio mai, ma è sempre così. E lo accetto. Rimanendo in apnea per giorni, ma lo accetto. Permettetemi però di essere gelosa, permettetemi di piangere, di contare sulle dita le lettere delle parole difficili più e più volte, permettetemi di urlare e qualche volta far qualche piccola bambinata. Permettetemi però di non voler studiare sempre, e di controllare il residuo fisso di tutte le acque quando sono al supermercato. Permettetemi di credere che imparerò a dipingere, permettetemi di immaginare una veranda dove pranzare con dei fiori freschi sempre a centrotavola, permettetemi di farmi male e ridere istericamente. Permettetemi però di essere infantile, impulsiva, ingenua, sporca, permettetemi di cantare a squarciagola, di immaginare di esser sempre stata la sola. Permettetemi di saper d'amore, e di voler cucinare torte di inverno. Permettetemi di scrivere tutto ciò che vedo, solo ciò che credo, permettetemi di voler sfondare, di poter pentirmi, di voler prendere a schiaffi, di voler dimenticare, e di voler possedere. Permettetemi però di aver rimpianti, di aver paura di sbagliare e di essere sicura di me. Permettetemi di correre attraverso l'inverno, per raggiungere un'altra estate.
Permettimi un per sempre. Anche se poi devi negarmelo subito dopo. Ci sarà sempre una piccola parte del tuo viso che non avrò ancora baciato.


venerdì 18 settembre 2009

Gli amanti

A pochi passi da qui...un poeta.

E' un filo sottile
ad unire gli amanti
sottile, elastico
eppure resistente e solido.
Un filo che non conosce ostacoli,
scavalca le montagne,
si tende nelle avversità,
ma non si sfilaccia.
Ci tiene intrecciati,
ci lascia senza fiato,
ci fa sentire legati
eppure liberi,
liberi di amare.

M.Cafaro

mercoledì 16 settembre 2009

La verità sul wurstel della Marcuzzi

A pochi passi da qui...la NEOVOLGARITA' DELLA TV ITALIANA!
Davvero avevamo bisogno della parafellatio a un insaccato da parte della popputa Marcuzzi all'ora di cena per scoprire l'intima volgarità insita nell' "analogica mediasettiana"???



E per gradire, date un'occhiata qui, dove potete vedere l'originale gag della cena bruciante, da noi diventato il tristissimo episodio del wurstel saltellante tra le labbra della Marcuzzi, e capirete la differenza di tono e di stile che passa tra Voules le femmes, piccolo format di Teva (canale sat del gruppo di M6) nato dall'amicizia e della collaborazione professionale (qualcosa come 16 anni) delle due attrici e comiche Olivia Cotè e Judith Siboni, e Così fan tutte (e vi prego di notare la differente articolazione della gag, il differente oggetto della stessa, alla fine il differente scopo tra le due versioni).


martedì 15 settembre 2009

Mappa mondiale del razzismo


A pochi passi da qui...
un pensiero. Pulsante. Come si fa ad essere diversi dai normali? O meglio, cosa sancisce la differenza tra la normalità e l'anormalità. A quale abuso, a quale eccesso, a quale corruzione dobbiamo sacrificare noi stessi per risultare degni di cotanto mondo.

Aumentano le aggressioni nei confronti di omosessuali. I tg italiani ne presentano uno al giorno.

Ho pensato ad una mappa mondiale del razzismo. Dove essere gay è reato...

In Iran, Mauritania, Sudan, Emirati arabi uniti, Yemen, Arabia Saudita e Nigeria, l’omosessualità è punita con la pena di morte.

Nell’Africa del Nord l’omosessualità è reato ovunque, tranne che in Egitto, dove comunque viene punita con leggi riguardanti la morale. Restando sempre nel continente africano, essere gay viene punito per legge in Gambia, Guinea, Gana, Liberia, Mauritania, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Togo, Angola, Camerun, Botswana, Lesotho, Namibia, Swaziland. In Africa Orientale è reato ovunque, tranne che in Madagascar e in Rwanda.

Nel continente americano, invece, l’omosessualità è reato in Belize, Antigua, Barbados, Grenada, Giamaica, Trinidad e Tobago e in Guyana.

In Medio Oriente l’omosessualità è reato ovunque tranne che in Israele, nei Territori palestinesi (quella maschile è reato a Gaza), in Giordania e Iraq.

Passiamo al continente asiatico. Essere gay viene punito per legge in Turkmenistan, Uzbekistan, in tutta l’Asia meridionale ad eccezione dell’India, nel Brunei, in Malesia, in Myanmar e Singapore.

L’omosessualità resta reato anche in diversi Paesi dell’Oceania: Papua Nuova Guinea e Isole Salomone, nelle isole Figi, a Nauru, Kiribati, Tonga, Kivalu e nelle Isole Cook.

Unico continente ad aver depenalizzato l’omosessualità in tutti gli Stati in cui è suddiviso è l’Europa, dove l’ultimo Paese che ha eliminato il reato è stata la Repubblica turca di Cipro. Da sottolineare che anche lo Stato Vaticano non considera un reato essere gay...


Brava l'Europa, bravi gli europei...ma allora...perchè il manifesto di cui sopra??? perchè la notizia di cui sotto?

Omofobia: procura di Firenze su pestaggio gay in citta'
Per investigatori non e' stata aggressione premeditata
(ANSA) - FIRENZE, 14 SET - Il pestaggio del ragazzo gay a Firenze non e' stata un'aggressione omofoba premeditata. Lo ha detto il procuratore del capoluogo toscano. Secondo gli investigatori ''Non e' stata una spedizione punitiva''. Per l'aggressione, avvenuta in una piazza del centro nella notte fra il 9 e il 10 settembre, la squadra mobile ha arrestato ieri un artigiano di 32 anni. Il pestaggio sarebbe avvenuto dopo una lite scoppiata in un locale gay, dove i tre erano entrati insieme.

Perchè questo?



Forse il cammino verso il rispetto e il riconoscimento reciproco è ancora lungo anche nei Paesi in cui la legge non considera reato l’omosessualità..forse!

Questioni di intelligenza prima che di civiltà.

giovedì 10 settembre 2009

A pochi passi da qui

"Le informazioni si danno solo quando sono necessarie" diceva Al Pacino. Qui non lo sono. Quindi almeno che non sia presa da un'irrefrenabile voglia di vomitarvi addosso i fatti miei, non vi dirò più di tanto di me.
Qui si legge, qui si ride, qui si riflette, qui si bestemmia, qui si ama, qui si balla e qui si canta, qui si soffre e si aspetta. Soprattutto si aspetta. Qui si disegna, qui si immagina. Qui poi si elenca. Belli gli elenchi. Quelli asindeti, che lasciano senza fiato, che ti riempiono, che ti inondano come fossi sotto il Niagara e ti senti soffocare. Qui discuto. Non importa con chi. Discuto e basta.
A pochi passi da qui, invece, tutto il resto...